martedì 29 aprile 2014

Scarica anche tu il "bollino alfa"

In molti ci hanno richiesto degli adesivi per riconoscerci... sarebbe stata una gran bella idea, ma per far ciò avremo dovuto far produrre e spedire a casa di ognuno gli adesivi... e questo avrebbe comportato una spesa, e quindi chiedere a chi avesse voluto suddetti adesivi del denaro per coprire le spese! E di conseguenza sarebbe diventato un "commercio", che in Italia significa aprire una partita IVA, iscriversi all'INPS e tante altre cose... quindi abbiamo preferito lasciar perdere questa via.
Ma potevamo rinunciare a questa idea del poterci riconoscere? Di poter riconoscerci tra noi della famiglia Alfista? Certo che NO! Quindi abbiamo pensato a questo logo, grande quanto il vecchio "bollino blu" da attaccare sul parabrezza della vostra Alfa! Stampatelo, ritagliatelo, e attaccatelo con dello scotch trasparente... non è molto, ma è già qualcosa per poter dire "ehi, anche tu fai parte della famiglia"! Forza ragazzi siamo i migliori!

Alfa Romeo brillerà di luce propria

Alfa Romeo potrebbe essere slegata in futuro dai marchi Fiat e Lancia con cui ha condiviso buona parte della sua storia recente. A sostenere questa tesi sono alcune fonti vicine a Fiat Chrysler Automobiles, secondo le quali Sergio Marchionne avrebbe deciso di scorporare il brand di Arese dal gruppo Fiat rendendolo autonomo e seguendo così la strada fatta da Ferrari e Maserati.
La novità potrebbe essere annunciata il prossimo 6 maggio a Detroit, in occasione della presentazione del piano industriale 2014-2018 di FCA. Interpellato sulle indiscrezioni, Sergio Marchionne non ha voluto commentare, ma pare che la decisione di rendere autonoma Alfa Romeo sia vista come la soluzione ideale per valorizzare il marchio e dare vita al suo definitivo rilancio. 
Come società a sé stante rispetto Fiat Group Automobiles S.p.a, Alfa Romeo renderebbe infatti visibili al pubblico i propri bilanci, rendendo più credibile e trasparente il piano di espansione previsto dai vertici societari, che mirano a far ripartire le vendite di
Arese puntando sui segmenti di lusso dei mercati di Europa, America, Africa e Medio Oriente, ovvero posizionandosi in quelle redditizie nicchie solitamente appannaggio dei concorrenti tedeschi.
Il nuovo assetto societario non sarà però sufficiente per far crescere Alfa Romeo, che punterà su nuovi prodotti nati dall'inedita piattaforma a trazione posteriore attualmente in fase di sviluppo. Su questa base nasceranno una nuova media e la probabile Alfetta, un'ammiraglia sportiva erede diretta della 164, oltre ad un SUV di fascia alta.  
Il primo modello arriverà sul mercato entro il 2016, dando il via ad una piano di espansione il cui costo sarebbe di circa 5 miliardi di euro, almeno secondo le stime di alcuni analisti. Le sinergie con gli altri marchi di FCA vedrebbero inoltre lo sfruttamento della rete di vendita Jeep in Nord America, ma c'è anche chi parla della possibilità di spostare il quartier generale Alfa Romeo da Torino a Modena, vicino alle strutture Maserati, anche se in questo caso pare sia arrivata la smentita di Marchionne.

martedì 1 aprile 2014

Alfa Romeo e i prossimi 7 nuovi modelli a caccia di BMW e Mercedes

Sette nuovi modelli: si basa su questo il piano di rilancio triennale di Alfa Romeo che Marchionne svelerà completamente il 6 maggio negli USA. E sono proprio gli Stati Uniti uno dei mercati su cui si punta per risollevare le sorti di uno dei marchi automobilistici più prestigiosi del mondo ma anche altrettanto trascurati negli ultimi anni.
A partire dalla nuova Spider (quella realizzata in collaborazione con Mazda) che è prevista per il 2016, assicura Automotive News, fonte di questa notizia su Alfa Romeo. Di questa due posti si è parlato recentemente: il Corriere della Sera le attribuiva il marchio Fiat e non Alfa, rispolverando così i fasti della “124 Spider”. A questo punto è lecito pensare che potrebbe debuttare il modello con entrambi i marchi, staremo a vedere ma intanto godiamoci la conferma della notizia: torna l’Alfa Romeo Spider!
Questo primo modello servirà per dare nuovo lustro al marchio italiano che con la “Duetto” ha conquistato il mondo, Stati Uniti compresi, e servirà come ariete per tornare sul mercato con grinta. Poi, partirà l’offensiva ai tedeschi, BMW e Mercedes in particolare. Fondamentale per questa operazione sarà la piattaforma “Giorgio” capace di offrire la trazione posteriore o integrale. Finalmente, diranno gli appassionati: Alfa da troppo tempo aveva abbandonato la spinta sull’asse posteriore, caratteristica fondamentale per chi si vuole fregiare di un’anima sportiva. E su questa piattaforma nascerà la nuova Giulia nel 2017, sia in versione berlina che station wagon.



Ma non è finita: altro nome storico che potrebbe tornare nei listini Alfa Romeo per il 2018 è quello della Alfetta. Se la Giulia andrà a rubare terreno alla BMW Serie 3, la nuova Alfetta punta alla più grande Serie 5, quindi ad una delle berline più apprezzate del mercato. Non è chiaro se esisterà anche la versione station wagon ma probabilmente no, considerato che è un tipo di carrozzeria molto amato in Italia ma poco nel resto del mondo, USA in particolare. Previsti anche due suv, uno medio ed uno più grande, naturalmente in chiave sportiva. Un segmento di mercato che sta funzionando molto ma rimasto per Alfa ancora inesplorato.
Mancano ancora alcuni elementi chiave di questa strategia che – ricordiamo – sarà illustrata i primi di maggio. Gli appassionati attendono ormai da anni il rilancio di Alfa Romeo che è ormai diventato un ritornello ma lontano dalla realtà. Un marchio con più di 100 anni di storia che ha segnato tappe fondamentali dell’automobilismo, sia per i prodotti che ha saputo realizzare che per le vittorie sulle piste di tutto il mondo. È dal 1986 che si trova nelle mani del Gruppo Fiat – oggi FCA – e di rilancio se n’è per il momento solo parlato.