lunedì 4 agosto 2014

Vai in vacanza? Ecco cosa fare prima di partire

Siete pronti per partire? Avete messo tutto in valigia? È bene premunirsi, oltre che di abiti e accessori da mare, anche di una buona dose di sicurezza. Soprattutto su strada. Ecco tutto ciò che bisogna controllare sulla propria automobile prima di sedersi al volante.
Iniziare controllando l'olio del motore e verificare se vi è la necessità di cambiarlo o meno. Va effettuato con l'auto in piano e a motore freddo, e quindi è bene provvedere prima di partire e non alla prima sosta ad un benzinaio. Estraete l'asta, pulitela bene e rimettetela dentro. La estraete di nuovo verificando a che livello è, e quindi di quanto olio necessiti il veicolo. Se non siete pratici, fatevi aiutare dal vostro meccanico di fiducia per il tipo di olio da usare.
Bisogna verificare anche il liquido di raffreddamento del motore, il quale potrebbe risentire soprattutto nei tratti in coda. In genere va cambiato ogni due anni. Controllare anche il liquido dei freni, le pastiglie e i dischi. Soprattutto se l'ultima revisione o controllo del mezzo è stato effettuato chissà quanti mesi fa. Controllare che la batteria sia in ottimo stato e soprattutto ricordate le parti che vi tengono ben salti a terra: le gomme. Verificare la pressione a freddo – ricordando che a pieno carico va aumentata di circa 0,3 bar - l'usura, e quindi vagliare la possibilità di cambiare pneumatici o fare la convergenza.
Ricordarsi degli ammortizzatori: dopo i 60mila chilometri vanno fatti controllare. Per rendersi conto del loro stato basta dare una spinta verso il basso alla carrozzeria, davanti e dietro: se l'auto torna all'altezza di prima con un movimento regolare, è segno che sono efficienti.
Le luci: far sì che tutte funzionino, dai fanali ai fanalini, sino soprattutto agli stop. Sostituite le lampadine fulminate. Controllare anche l' altezza del fascio luminoso degli anabbaglianti quando la macchina è carica.
Inoltre, ricordarsi anche di controllare: il livello del liquido lavavetri, lo stato delle spazzole tergicristallo, il corretto funzionamento dell'aria condizionata (verificare l'efficienza dei filtri ), il seggiolino dei bambini a bordo, la presenza in auto di triangolo e giubbino catarifrangente. Quest'ultimo va sistemato all' interno del veicolo poiché, in caso di auto in panne o incidente, va indossato prima di scendere. Ovviamente, verificare anche tutta la documentazione del mezzo in possesso: libretto con timbro di revisione aggiornato, patente valida, assicurazione completa di carta verde per i viaggi all’estero.
Bagagli. Sembrerà una cosa da poco, ma è bene capire l' aerodinamica del mezzo e quindi il corretto posizionamento dei bagagli da portare con sé. Quelli sistemati sul tetto aumentano lo sforzo dell'auto e bruciano il 40% in più di carburante. Anche il caricare troppo il bagagliaio porta a consumare più benzina. E i finestrini? Meglio tenerli chiusi o, nel caso non funzioni l'aria condizionata, tenerli aperti meno della metà. La resistenza dell'avanzamento del mezzo riduce la stabilità dello stesso, soprattutto ad alte velocità ed in condizioni meteo non stabili, come grandi folate di vento.
Prima di partire, ultimo accorgimento: lavate l'automobile. È bene avere tutti i vetri ben puliti, per un'ottima visibilità.

sabato 19 luglio 2014

5 motivi per scegliere Alfa Romeo

Guardatela... Lei è l'ammiraglia di casa Alfa Romeo, la 166. C'è davvero altro da aggiungere? a quanto pare si... qui di seguito elencheremo 5 motivi per cui, secondo noi, l'Alfa Romeo è la migliore.
  1. Hai un'Alfa Romeo: Inutile negare lo stile dell'Alfa, è singolare e inimitabile. Scudo anteriore, linea sportiva, e targa anteriore (in certi modelli) spostata di lato. Dettagli che la rendono unica;
  2. Sei un'Alfista: Quando possiedi un'Alfa Romero (se ne sei appassionato), ti si apre un mondo fatto di persone come te, con la tua stessa passione... Potra trovare innumerevoli club, gruppi su Facebook con cui scambiare opinioni... Insomma, un vero mondo a parte;
  3. E italiana: Lei parla come te. Sembra stupido, ma quando hai un'auto della tua stessa "nazionalità" la senti più familiare, fatta da italiani a misura di italiano;
  4. Contribuisci al mercato italiano: Se compri italiano, aiuti la ripresa del tuo paese. C'è chi sostiene che "non serve", ma di certo non è comprando auto straniere che contribuite allo sviluppo del Vostro Paese;
  5. Ha una storia importante: Chi non conosce la storia dell'Alfa? E la mamma di Ferrari, si è fatta un nome nelle competizioni automobilistiche, e ha sempre adottato sistemi all'avanguardia sui suoi modelli.
E tu, perchè hai scelto un'Alfa Romeo?

sabato 3 maggio 2014

Partecipa alla nuova era dell'alfismo



Scarica il bollino che più ti piace e stampalo. Ritaglialo su misura e attaccalo al parabrezza della tua auto (con scotch o con un porta tagliando). In alternativa puoi farne un adesivo e attaccarlo all'esterno.
Ricordiamo che questa iniziativa è nata dalla pagina "Sei alfista se.", ma non implica appartenenza al gruppo fans, bensì è un simbolo di riconoscimento tra Alfisti a livello nazionale. PARTECIPA ANCHE TU ALLA NUOVA ERA DELL'ALFISMO. (In collaborazione con ClubAlfa.it)

martedì 29 aprile 2014

Scarica anche tu il "bollino alfa"

In molti ci hanno richiesto degli adesivi per riconoscerci... sarebbe stata una gran bella idea, ma per far ciò avremo dovuto far produrre e spedire a casa di ognuno gli adesivi... e questo avrebbe comportato una spesa, e quindi chiedere a chi avesse voluto suddetti adesivi del denaro per coprire le spese! E di conseguenza sarebbe diventato un "commercio", che in Italia significa aprire una partita IVA, iscriversi all'INPS e tante altre cose... quindi abbiamo preferito lasciar perdere questa via.
Ma potevamo rinunciare a questa idea del poterci riconoscere? Di poter riconoscerci tra noi della famiglia Alfista? Certo che NO! Quindi abbiamo pensato a questo logo, grande quanto il vecchio "bollino blu" da attaccare sul parabrezza della vostra Alfa! Stampatelo, ritagliatelo, e attaccatelo con dello scotch trasparente... non è molto, ma è già qualcosa per poter dire "ehi, anche tu fai parte della famiglia"! Forza ragazzi siamo i migliori!

Alfa Romeo brillerà di luce propria

Alfa Romeo potrebbe essere slegata in futuro dai marchi Fiat e Lancia con cui ha condiviso buona parte della sua storia recente. A sostenere questa tesi sono alcune fonti vicine a Fiat Chrysler Automobiles, secondo le quali Sergio Marchionne avrebbe deciso di scorporare il brand di Arese dal gruppo Fiat rendendolo autonomo e seguendo così la strada fatta da Ferrari e Maserati.
La novità potrebbe essere annunciata il prossimo 6 maggio a Detroit, in occasione della presentazione del piano industriale 2014-2018 di FCA. Interpellato sulle indiscrezioni, Sergio Marchionne non ha voluto commentare, ma pare che la decisione di rendere autonoma Alfa Romeo sia vista come la soluzione ideale per valorizzare il marchio e dare vita al suo definitivo rilancio. 
Come società a sé stante rispetto Fiat Group Automobiles S.p.a, Alfa Romeo renderebbe infatti visibili al pubblico i propri bilanci, rendendo più credibile e trasparente il piano di espansione previsto dai vertici societari, che mirano a far ripartire le vendite di
Arese puntando sui segmenti di lusso dei mercati di Europa, America, Africa e Medio Oriente, ovvero posizionandosi in quelle redditizie nicchie solitamente appannaggio dei concorrenti tedeschi.
Il nuovo assetto societario non sarà però sufficiente per far crescere Alfa Romeo, che punterà su nuovi prodotti nati dall'inedita piattaforma a trazione posteriore attualmente in fase di sviluppo. Su questa base nasceranno una nuova media e la probabile Alfetta, un'ammiraglia sportiva erede diretta della 164, oltre ad un SUV di fascia alta.  
Il primo modello arriverà sul mercato entro il 2016, dando il via ad una piano di espansione il cui costo sarebbe di circa 5 miliardi di euro, almeno secondo le stime di alcuni analisti. Le sinergie con gli altri marchi di FCA vedrebbero inoltre lo sfruttamento della rete di vendita Jeep in Nord America, ma c'è anche chi parla della possibilità di spostare il quartier generale Alfa Romeo da Torino a Modena, vicino alle strutture Maserati, anche se in questo caso pare sia arrivata la smentita di Marchionne.

martedì 1 aprile 2014

Alfa Romeo e i prossimi 7 nuovi modelli a caccia di BMW e Mercedes

Sette nuovi modelli: si basa su questo il piano di rilancio triennale di Alfa Romeo che Marchionne svelerà completamente il 6 maggio negli USA. E sono proprio gli Stati Uniti uno dei mercati su cui si punta per risollevare le sorti di uno dei marchi automobilistici più prestigiosi del mondo ma anche altrettanto trascurati negli ultimi anni.
A partire dalla nuova Spider (quella realizzata in collaborazione con Mazda) che è prevista per il 2016, assicura Automotive News, fonte di questa notizia su Alfa Romeo. Di questa due posti si è parlato recentemente: il Corriere della Sera le attribuiva il marchio Fiat e non Alfa, rispolverando così i fasti della “124 Spider”. A questo punto è lecito pensare che potrebbe debuttare il modello con entrambi i marchi, staremo a vedere ma intanto godiamoci la conferma della notizia: torna l’Alfa Romeo Spider!
Questo primo modello servirà per dare nuovo lustro al marchio italiano che con la “Duetto” ha conquistato il mondo, Stati Uniti compresi, e servirà come ariete per tornare sul mercato con grinta. Poi, partirà l’offensiva ai tedeschi, BMW e Mercedes in particolare. Fondamentale per questa operazione sarà la piattaforma “Giorgio” capace di offrire la trazione posteriore o integrale. Finalmente, diranno gli appassionati: Alfa da troppo tempo aveva abbandonato la spinta sull’asse posteriore, caratteristica fondamentale per chi si vuole fregiare di un’anima sportiva. E su questa piattaforma nascerà la nuova Giulia nel 2017, sia in versione berlina che station wagon.



Ma non è finita: altro nome storico che potrebbe tornare nei listini Alfa Romeo per il 2018 è quello della Alfetta. Se la Giulia andrà a rubare terreno alla BMW Serie 3, la nuova Alfetta punta alla più grande Serie 5, quindi ad una delle berline più apprezzate del mercato. Non è chiaro se esisterà anche la versione station wagon ma probabilmente no, considerato che è un tipo di carrozzeria molto amato in Italia ma poco nel resto del mondo, USA in particolare. Previsti anche due suv, uno medio ed uno più grande, naturalmente in chiave sportiva. Un segmento di mercato che sta funzionando molto ma rimasto per Alfa ancora inesplorato.
Mancano ancora alcuni elementi chiave di questa strategia che – ricordiamo – sarà illustrata i primi di maggio. Gli appassionati attendono ormai da anni il rilancio di Alfa Romeo che è ormai diventato un ritornello ma lontano dalla realtà. Un marchio con più di 100 anni di storia che ha segnato tappe fondamentali dell’automobilismo, sia per i prodotti che ha saputo realizzare che per le vittorie sulle piste di tutto il mondo. È dal 1986 che si trova nelle mani del Gruppo Fiat – oggi FCA – e di rilancio se n’è per il momento solo parlato.

mercoledì 19 marzo 2014

Alfa Romeo Pandion

L'Alfa Romeo Pandion è una concept car realizzata dalla carrozzeria italiana Bertone per celebrare i cento anni della casa automobilistica italiana Alfa Romeo. Il concept, realizzato sulla base della Alfa Romeo 8C Competizione è stato presentato al salone dell'auto di Ginevra 2010.
Bertone Pandion è una vettura perfettamente marciante e costruita su base Alfa Romeo 8c Competizione. Nel senso, che la vettura è stata spogliata della livrea disegnata dal tedesco Wolfgang Egger e rimpiazzata da quella di Mike Robinson. Usa un motore V8 da 4,7 litri e 450 cv di origine Maserati/Ferrari montato longitudinalmente sul pianale Granturismo accorciato.
La Pandion è un tipo di auto sportiva con carrozzeria di tipo coupé ed un abitacolo volto a contenere 4 posti (con abitabilità di tipo 2+2).
Il design è ispirato al rapace Pandion haliaetus, un falco pescatore presente anche in Italia, da cui prende appunto il nome.
Il frontale, dalle linee molto pulite, è caratterizzato fondamentalmente da un unico profilo; tale disegno è ricavato da un vuoto scavato nel frontale stesso (il concetto stilistico ricorda l'alloggiamento dei fari dell'Alfa 159/Brera che a loro volta riprendono il concept Brera della Italdesign). Anche qui vi sono inglobati i gruppi ottici, sul concept Pandion però questo vuoto continua anche al centro del frontale, inglobando lo scudetto, e quindi scende ed arriva fino all'estremità inferiore del paraurti.
Il posteriore è frammentato in tanti piccoli pezzi di materia che danno l'idea che la vettura si dematerializzi a causa della velocità. Tali elementi, di materiali diversi, danno una sensazione di leggerezza e dinamicità, alcuni di questi sono trasparenti, permettendo alla luce dei dispositivi di direzione e dei fanali posteriori di attraversarli. Molto probabilmente l'effetto visivo del posteriore della vettura vuole ricordare anche le piume del corpo di un uccello.
Gli sportelli della vettura sono molto particolari, suggestivi e caratteristici. La Bertone ha puntato molto sulla loro forma e soprattutto sulla loro apertura, tant'è che pure il logo della vettura stessa li riprende esplicitamente. La loro forma ingloba praticamente tutta la fiancata della vettura e ruotando su un perno posto all'estremità posteriore del corpo dell'auto, si aprono verso l'alto. La forma, ad "ali spiegate" ricorda appunto le ali del rapace da cui deriva, in picchiata durante un attacco.
Gli interni, ben visibili anche ad auto chiusa poiché sia il tetto sia gli sportelli sono dotati di ampissime aree vetrate, sono caratterizzati da un tunnel centrale quasi interamente in materiale composito di colore bianco, in netto contrasto col nero della strumentazione e del cruscotto e il verde acqua dei sedili.
Inizialmente era prevista la realizzazione di una piccola produzione, ma ,alla fine, l’unica allestita è quella che si è vista al Salone di Ginevra del 2010. E che si vocifera sia stata venduta ad un ricco collezionista, motivo per cui, quando venne provata dal Top Gear italiano aveva la centralina plafonata a 4000 giri/min e non poteva, quindi, scaricare a terra tutta la potenza di cui è dotata. Oltre ad un’assicurazione milionaria.
Ogni altra cosa all'interno è perfettamente funzionante, a partire dal grande schermo/computer da cui si gestisce ogni cosa. Ma non è un’auto pratica. Le scissor-door sono enormi (4,20m) e non si possono aprire ovunque, per ovvi motivi. Oltre a non avere nemmeno il tergicristallo che in un concept sarebbe stato del tutto inutile. Per non parlare, poi, del gel-tecnico usato per i sedili, capace di illuminare a giorno l’abitacolo nottetempo.

lunedì 17 marzo 2014

Supercharged RF-Brera by Romeo Ferraris

L’ultimo progetto di Romeo Ferraris si chiama Supercharged RF-Brera, e si basa appunto sull’ Alfa Romeo Brera.
Di serie l’auto monta un V6 3.2 litri da 260 cavalli e 322 Nm di coppia massima in grado di accelerare da 0 a 100 Km/h in 6,5 secondi e raggiungere una velocità massima di 240 Km/h.
Il tuner milanese ha montato un kit di elaborazione che comprende una serie di novità, tra cui vanno sicuramente menzionate: il compressore centrifugo Rotrex , il nuovo intercooler, il filtro dell’aria sportivo, la rimappatura della centralina, e un inedito scarico completo di collettore e catalizzatore metallico.
Inoltre è stato rivisto lʼassetto, per rendere la vettura più reattiva su strada e precisa nellʼinserimento in curva, attraverso l’installazione di un kit sportivo di molle e ammortizzatori regolabili in altezza e taratura.
Così preparata la Supercharged RF-Brera sviluppa una potenza di 358 cavalli e una coppia massima di 440 Nm, ed è in grado di accelerare da 0 a 100 Km/h in soli 5,0 secondi e raggiunge una velocità massima di 260 Km/h.



venerdì 14 marzo 2014

Matteo Renzi mette all'asta 150 auto blu

Nel calderone del post-Italicum, che quasi stava per costare il premierato a Matteo Renzi, ci sono anche novità a quattro ruote. Di colore rigorosamente blu, peraltro, visto che si parla di 150 auto di servizio che, ritenute superflue, saranno messe all'incanto. O meglio, su eBay: insomma, un provvedimento anti casta declinato in chiave e-commerce.
Il risultato netto è che 35 sottosegretari dovranno provvedere agli spostamenti con mezzi propri: la punta di un iceberg, visto che il proposito del Premier è quello di ridurre anche lo staff di Palazzo Chigi. Una replica con numeri più consistenti di quanto lo stesso Renzi fece in qualità di Sindaco di Firenze nel 2009, mettendo all'asta un'Alfa 159 e due Volvo S60 di proprietà del Comune, destinate ai componenti della Giunta.
Per adesso, è troppo presto per avere i dettagli dell'operazione: si sa solo che l'asta si farà, e che a scegliere i mezzi di servizio sacrificabili saranno i collaboratori del Premier. Prevista, infine, anche la riqualificazione degli autisti (e magari, un'ascesa del consenso a Renzi, specie da parte dell'ala “grillina”, ma questo è un altro discorso).

giovedì 13 marzo 2014

Saluto tra Alfisti: lanciato un nuovo rito

Nel mondo del motociclismo, gli appassionati sono soliti salutarsi con un paio di sfanalate o due dita che sporgono dal manubrio. Qualunque esso sia (non sono un motociclista, ma lo vedo fare spesso e volentieri, quindi non fucilatemi se ho sbagliato qualcosa), anche nel mondo Alfista si è soliti salutarsi tra compagni.
Come ben si sa, gli Alfisti sono una grande famiglia, milioni di persone che sarebbero disposte a tutto per difendere il marchio, per spingerlo sempre più in alto... insomma sono appassionati proprio come i motociclisti.
Dopo questa premessa, arriviamo al succo dell'articolo: sembra che si stia diffondendo (finalmente) questa abitudine, più o meno marcata da zona a zona, che consiste in 2 semplici lampeggi. Non tutti rispondono a questo saluto, sia perchè pensano che sia una segnalazione di autovelox mobili, sia perchè alla guida c'è una persona che ignora questa abitudine (magari un ultra ottantenne), ma perseverando con questa pratica, il rito si sta espandendo. Quindi, la prossima volta che incroci un'Alfa non esitare, fai 2 lampeggi e contribuisci anche tu alla diffusione di questo bellissimo rito! E non scoraggiarti se all'inizio non tutti saluteranno, probabilmente non lo sanno ancora... quindi insegnalelo tu!
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