mercoledì 19 marzo 2014

Alfa Romeo Pandion

L'Alfa Romeo Pandion è una concept car realizzata dalla carrozzeria italiana Bertone per celebrare i cento anni della casa automobilistica italiana Alfa Romeo. Il concept, realizzato sulla base della Alfa Romeo 8C Competizione è stato presentato al salone dell'auto di Ginevra 2010.
Bertone Pandion è una vettura perfettamente marciante e costruita su base Alfa Romeo 8c Competizione. Nel senso, che la vettura è stata spogliata della livrea disegnata dal tedesco Wolfgang Egger e rimpiazzata da quella di Mike Robinson. Usa un motore V8 da 4,7 litri e 450 cv di origine Maserati/Ferrari montato longitudinalmente sul pianale Granturismo accorciato.
La Pandion è un tipo di auto sportiva con carrozzeria di tipo coupé ed un abitacolo volto a contenere 4 posti (con abitabilità di tipo 2+2).
Il design è ispirato al rapace Pandion haliaetus, un falco pescatore presente anche in Italia, da cui prende appunto il nome.
Il frontale, dalle linee molto pulite, è caratterizzato fondamentalmente da un unico profilo; tale disegno è ricavato da un vuoto scavato nel frontale stesso (il concetto stilistico ricorda l'alloggiamento dei fari dell'Alfa 159/Brera che a loro volta riprendono il concept Brera della Italdesign). Anche qui vi sono inglobati i gruppi ottici, sul concept Pandion però questo vuoto continua anche al centro del frontale, inglobando lo scudetto, e quindi scende ed arriva fino all'estremità inferiore del paraurti.
Il posteriore è frammentato in tanti piccoli pezzi di materia che danno l'idea che la vettura si dematerializzi a causa della velocità. Tali elementi, di materiali diversi, danno una sensazione di leggerezza e dinamicità, alcuni di questi sono trasparenti, permettendo alla luce dei dispositivi di direzione e dei fanali posteriori di attraversarli. Molto probabilmente l'effetto visivo del posteriore della vettura vuole ricordare anche le piume del corpo di un uccello.
Gli sportelli della vettura sono molto particolari, suggestivi e caratteristici. La Bertone ha puntato molto sulla loro forma e soprattutto sulla loro apertura, tant'è che pure il logo della vettura stessa li riprende esplicitamente. La loro forma ingloba praticamente tutta la fiancata della vettura e ruotando su un perno posto all'estremità posteriore del corpo dell'auto, si aprono verso l'alto. La forma, ad "ali spiegate" ricorda appunto le ali del rapace da cui deriva, in picchiata durante un attacco.
Gli interni, ben visibili anche ad auto chiusa poiché sia il tetto sia gli sportelli sono dotati di ampissime aree vetrate, sono caratterizzati da un tunnel centrale quasi interamente in materiale composito di colore bianco, in netto contrasto col nero della strumentazione e del cruscotto e il verde acqua dei sedili.
Inizialmente era prevista la realizzazione di una piccola produzione, ma ,alla fine, l’unica allestita è quella che si è vista al Salone di Ginevra del 2010. E che si vocifera sia stata venduta ad un ricco collezionista, motivo per cui, quando venne provata dal Top Gear italiano aveva la centralina plafonata a 4000 giri/min e non poteva, quindi, scaricare a terra tutta la potenza di cui è dotata. Oltre ad un’assicurazione milionaria.
Ogni altra cosa all'interno è perfettamente funzionante, a partire dal grande schermo/computer da cui si gestisce ogni cosa. Ma non è un’auto pratica. Le scissor-door sono enormi (4,20m) e non si possono aprire ovunque, per ovvi motivi. Oltre a non avere nemmeno il tergicristallo che in un concept sarebbe stato del tutto inutile. Per non parlare, poi, del gel-tecnico usato per i sedili, capace di illuminare a giorno l’abitacolo nottetempo.

lunedì 17 marzo 2014

Supercharged RF-Brera by Romeo Ferraris

L’ultimo progetto di Romeo Ferraris si chiama Supercharged RF-Brera, e si basa appunto sull’ Alfa Romeo Brera.
Di serie l’auto monta un V6 3.2 litri da 260 cavalli e 322 Nm di coppia massima in grado di accelerare da 0 a 100 Km/h in 6,5 secondi e raggiungere una velocità massima di 240 Km/h.
Il tuner milanese ha montato un kit di elaborazione che comprende una serie di novità, tra cui vanno sicuramente menzionate: il compressore centrifugo Rotrex , il nuovo intercooler, il filtro dell’aria sportivo, la rimappatura della centralina, e un inedito scarico completo di collettore e catalizzatore metallico.
Inoltre è stato rivisto lʼassetto, per rendere la vettura più reattiva su strada e precisa nellʼinserimento in curva, attraverso l’installazione di un kit sportivo di molle e ammortizzatori regolabili in altezza e taratura.
Così preparata la Supercharged RF-Brera sviluppa una potenza di 358 cavalli e una coppia massima di 440 Nm, ed è in grado di accelerare da 0 a 100 Km/h in soli 5,0 secondi e raggiunge una velocità massima di 260 Km/h.



venerdì 14 marzo 2014

Matteo Renzi mette all'asta 150 auto blu

Nel calderone del post-Italicum, che quasi stava per costare il premierato a Matteo Renzi, ci sono anche novità a quattro ruote. Di colore rigorosamente blu, peraltro, visto che si parla di 150 auto di servizio che, ritenute superflue, saranno messe all'incanto. O meglio, su eBay: insomma, un provvedimento anti casta declinato in chiave e-commerce.
Il risultato netto è che 35 sottosegretari dovranno provvedere agli spostamenti con mezzi propri: la punta di un iceberg, visto che il proposito del Premier è quello di ridurre anche lo staff di Palazzo Chigi. Una replica con numeri più consistenti di quanto lo stesso Renzi fece in qualità di Sindaco di Firenze nel 2009, mettendo all'asta un'Alfa 159 e due Volvo S60 di proprietà del Comune, destinate ai componenti della Giunta.
Per adesso, è troppo presto per avere i dettagli dell'operazione: si sa solo che l'asta si farà, e che a scegliere i mezzi di servizio sacrificabili saranno i collaboratori del Premier. Prevista, infine, anche la riqualificazione degli autisti (e magari, un'ascesa del consenso a Renzi, specie da parte dell'ala “grillina”, ma questo è un altro discorso).

giovedì 13 marzo 2014

Saluto tra Alfisti: lanciato un nuovo rito

Nel mondo del motociclismo, gli appassionati sono soliti salutarsi con un paio di sfanalate o due dita che sporgono dal manubrio. Qualunque esso sia (non sono un motociclista, ma lo vedo fare spesso e volentieri, quindi non fucilatemi se ho sbagliato qualcosa), anche nel mondo Alfista si è soliti salutarsi tra compagni.
Come ben si sa, gli Alfisti sono una grande famiglia, milioni di persone che sarebbero disposte a tutto per difendere il marchio, per spingerlo sempre più in alto... insomma sono appassionati proprio come i motociclisti.
Dopo questa premessa, arriviamo al succo dell'articolo: sembra che si stia diffondendo (finalmente) questa abitudine, più o meno marcata da zona a zona, che consiste in 2 semplici lampeggi. Non tutti rispondono a questo saluto, sia perchè pensano che sia una segnalazione di autovelox mobili, sia perchè alla guida c'è una persona che ignora questa abitudine (magari un ultra ottantenne), ma perseverando con questa pratica, il rito si sta espandendo. Quindi, la prossima volta che incroci un'Alfa non esitare, fai 2 lampeggi e contribuisci anche tu alla diffusione di questo bellissimo rito! E non scoraggiarti se all'inizio non tutti saluteranno, probabilmente non lo sanno ancora... quindi insegnalelo tu!
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